Un tale che passeggiava tra gli alberi incontrò un boscaiolo intento a segare un tronco con grande fatica. Curioso di scoprire come mai fare a pezzi una pianta caduta costasse tante sudore, il tale si avvicinò, stette un po’ ad osservare, poi disse: “Potrò sbagliare, ma mi sembra che la tua sega tagli poco. Che ne diresti di appuntirle i denti?”. Il boscaiolo, tra un respiro affannoso e l’altro, rispose brusco: ” Non ho tempo, devo segare”.

(storia tratta da “Gestisci il tuo tempo” di Luca e Laura Varvelli)

Succede a tutti (a chi scrive, compreso!): siamo così presi dal lavoro che stiamo facendo, dalla fretta per completare una attività urgente, che “lavoriamo a testa bassa” senza fermarci… e senza accorgerci che potremmo fare in modo diverso e più veloce quello che stiamo facendo.

Può accadere nelle attività giornaliere, ma può accadere, soprattutto, nelle nostre settimane e nei nostri mesi, dove impieghiamo tutto le nostre giornate nel “fare”, senza dedicarci a capire e ad imparare come potremmo fare meglio e più velocemente quello che stiamo facendo.

Pianificare le attività, analizzare i risultati, migliorare le proprie competenze, rinnovare i propri strumenti, confrontarsi con gli altri, chiedere il parere di un esperto… sono solo alcuni esempi di attività che che non producono risultati diretti, ma che possono incrementare in modo significativo la nostra “capacità” di produrre risultati.

Inizia a riflettere su quello a cui dedichi più tempo nelle tue giornate e prova a chiederti: in che modo potrei migliorare questa attività?